Cantunovu sposa la musica folk popolare di ricerca, per l'amore e l'appartenenza alla nostra meravigliosa Sicilia.
Questa avventura diventa uno stile di vita, con lo scopo conservatore dei testi, ma pieno di innovazioni sonore.
Altro scopo di oggi qual è?
Portare i più piccoli, i bambini, che rappresentano il futuro, verso la conoscenza della nostra cultura, che potranno amare e condividere da grandi!
Oggi siamo stati invitati presso la scuola X Istituto Comprensivo "E. Giaracà" - Siracusa.
Accolti da insegnanti e bambini entusiasti di conoscerci, siamo stati coinvolti in un grande progetto che sicuramente si farà! Ne siamo sicuri!
Ma la cosa più bella???... gli occhi di questi bambini incuriositi e i loro disegni per noi, che ci hanno riempito il cuore.








Il progetto che ci è stato proposto
con grande emozione vi invitiamo a condividere con noi il senso profondo della recita che i bambini della classe 3C stanno preparando, intitolata “Viaggio in Sicilia”.
Questa rappresentazione è il momento conclusivo di un percorso etnografico e antropologico che ha guidato i nostri alunni alla scoperta degli usi, costumi, del folklore e di alcune pillole di dialetto siciliano.
Un viaggio tra tradizione, musica, colori ed emozioni che ha avuto, come obiettivo principale, quello di raccontare l’inclusione attraverso una storia semplice e intensa.
Il protagonista è Tristan, un bambino americano che arriva in Sicilia per partecipare al matrimonio di Sariddu e Pippinedda.
Inizialmente diffidente e un po’ spaesato, Tristan si lascia conquistare dal calore della festa: la visita al mercato, la serenata, e infine una meravigliosa tarantella.
Alla fine, Tristan decide di restare in Sicilia, simbolicamente scegliendo l’accoglienza, l’amicizia e la condivisione.
Ma Tristan è anche un nostro vero alunno. Un bambino che, arrivato tra noi con difficoltà linguistiche e un recente dolore familiare, oggi scrive, declina i verbi, gioca e sorride con i compagni.
La classe lo ha accolto come una famiglia, e questa recita è anche la celebrazione di questo viaggio di crescita e inclusione reale.
La nostra messa in scena è semplice, adatta a bambini: uno scambio di battute brevi in italiano e in dialetto, realizzata in spazi scolastici adattati – come l’aula e la palestra che per noi diventano piccoli teatri pieni di significato.
Pur consapevoli che si tratta di un evento circoscritto e senza ambizioni mediatiche se non qualche articolo di stampa locale, vi chiediamo con il cuore di partecipare, anche solo per un piccolo momento.
Ci piacerebbe, ad esempio, se poteste regalarci la vostra presenza nella tarantella finale, oppure l’esecuzione di 2-3 brani del vostro repertorio che per i nostri bambini sarebbero pura ricchezza, emozione e conoscenza.
L’idea di accompagnare l’intera recita con prove e musica dal vivo sarebbe meravigliosa, ma purtroppo i tempi mi sembrano davvero troppo stretti: vediamo di trovare un buon compromesso che non vi impegni più del previsto ma ci regali un momento di gioia.
Con stima e gratitudine.
Il progetto dovrebbe andare in scena il 3 giugno 2025.
Faremo di tutto per esserci!